Ma i duri dove sono?

John Belushi nel film “Animal House”  pronunciava la famosa frase “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. 

Sabato ero all’Olimpico e ho visto l’Italia del Rugby vincere una grande sfida. Li ho visti correre, lottare sbagliare, cadere e rialzarsi; li ho visti rincorrere il risultato. 
Perdere con l’Irlanda non sarebbe stata una novità, ma Sabato è stato diverso, sabato l’Italia ha vinto.  
E noi cosa aspettiamo? Cosa stiamo aspettando?

In questo post non voglio parlare della partita, voglio parlare di tutti noi… Uomini e donne, italiani e stranieri che vivono in questo stupendo paese. 

È sufficiente leggere un giornale o parlare con qualche amico, per capire che oggi il gioco è diventato duro e quindi è giunto il momento che i duri comincino a giocare…

Ma i duri dove sono?

Si dice che il Rugby sia uno sport per duri…si dice che “il Rugby è un gioco per animali giocato da signori”…  

SIGNORI, RUGBY E GIOCO DURO… allora i rugbisti possono portarci fuori da questo fango? 

Non credo sia cosi semplice; non credo che dei giocatori di Rugby possano risolvere i problemi del nostro paese…

Credo invece che gli italiani debbano iniziare a comportarsi come rugbisti…

Gioco di squadra, Sostegno, Un obiettivo comune, Cadere, Rialzarsi… Tornare a cadere e tornare rialzarsi; avanzando lentamente senza vergognarsi di essere sporchi e sudati. 

Ogni giorno pronti a continuare INSIEME, ad avanzare metro dopo metro condividendo le difficoltà e il sapore di ogni singola vittoria.

Avanzare senza individualismi e senza lamentarsi con l’arbitro; che come dice IL VALE << Non serve a un c@zzo, si sprecano solo energie>>; Avanzare senza ascoltare il solito urlatore, politico o imbonitore di turno; che come dice IL VALE << Non serve a un c@zzo, si sprecano solo energie>>. 

Una linea di SIGNORI che avanza compatta, questo è il Rugby, questo è quello che vorrei vedere.

La maggior parte di italiani che conosco non giocano a Rugby ….ma sono rugbisti.

Sono rugbisti perché non hanno paura di lavorare, non hanno paura di lottare, non sentono ne le botte ne la fatica. 

Sono rugbisti perché rispettano i compagni e non offendono nessuno perché sanno che gli errori li commettono tutti. 

Sono rugbisti perché vogliono festeggiare insieme dopo una vittoria e consolarsi uniti per una sconfitta.

Per uscire da questo fango ci servono questi rugbisti…SIGNORI che il Rugby non lo conoscono, ma lo giocano tutti i giorni…in negozio, in fabbrica, in strada, in ufficio. 

Sabato la nostra nazionale di Rugby ha vinto; ma adesso tocca a noi! Adesso devono giocare i DURI; quelli che hanno voglia di lottare, quelli che non si arrendono, quelli che non sentono il dolore… 

Adesso tocca a noi portare il nostro paese fuori dal fango. E quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Non so se vinceremo, ma le emozioni sono assicurate.